Autore: Francesco Guardi
Titolo dell’opera: Capriccio architettonico – 1770-80
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 54 cm x 36 cm
Ubicazione attuale: National Gallery, Londra.
Oltre il grande portico ombreggiato si apre una piazza, la grande scalinata conduce all’ingresso di un imponente palazzo.
La scena è animata da interessanti particolari che raccontano uno scorcio di vita quotidiana ( le lenzuola appese alla balconata sullo sfondo, alcuni nobili elegantemente vestiti fanno la carità ad un giovane mendicante) che danno vitalità al dipinto.
La veduta della città è opera di fantasia, ma Guardi inserisce la sua visuale architettonica nel contesto reale della sua città natale, Venezia.
Guardi è fortemente legato ai lavori del Canaletto, artista a cui lo si collega spesso, ma differenza di quest’ultimo, che racconta con precisione tecnica e realistica il paesaggio, mescola nei suoi dipinti realtà e immaginazione, il tutto eseguito con libere e spontanee pennellate che danno all’insieme una lieve e sognante sensazione poetica.
Da sottolineare la bellissima interpretazione prospettica che da all’osservatore l’impressione di essere parte dell’opera, come se chi guarda si fosse incamminato per attraversare il porticato e si dirigesse verso la piazza.
Romanticismo e finzione si uniscono fino a creare l’illusione della realtà, Guardi infatti preferisce interpretare Venezia anziché riprodurla fedelmente, con sapienti innesti di luce e senso di movimento che fanno delle sue opere uno spaccato di vita veneziana legata più alle sensazioni umane che non alle, pur meravigliose, descrizioni "ambientali" del Canaletto.