Autore: Robert Braithwaite Martineau
Titolo dell’opera: L’ultimo giorno nella vecchia casa - 1862
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 107,3 cm x 144,8 cm
Ubicazione attuale: Tate Britain, London.
Con un occhio moralista, in perfetto stile vittoriano, il pittore londinese descrive con maestria e ricchezza di dettagli la decadenza della società inglese di quegli anni.
Particolari minuziosi e simbologie, più o meno palesi, fanno da filo conduttore a quella che è a tutti gli effetti una narrazione, concetto e metodi già espressi da altri artisti, in particolare da Hogarth.
I protagonisti della vicenda sono i Pulleyne, famiglia dell’alta borghese, che si vede costretta a lasciare la propria dimora a causa dei debiti di gioco del capofamiglia.
Il dipinto rovesciato, in basso a sinistra, mostra la caduta finanziaria causata dalla passione per le corse di cavalli. L'uomo brinda con il figlio nonostante la situazione sia drammatica, questo evidenzia l’assenza di buon senso.
La parte femminile della famiglia sembra, al contrario, conscia del momento, l’anziana madre salda il conto del maggiordomo che consegna le chiavi di casa, la moglie triste con lo sguardo assente si rende conto che tutto sta per svanire mentre la piccola figlia stringe la bambola, unico appiglio apparente, dal suo sguardo traspare la paura per quello che sta succedendo.
La casa è ricca di opere d’arte, armature, mobili antichi e tappeti pregiati che sottolineano il lignaggio della famiglia che da secoli ha costruito un patrimonio che per l’irresponsabilità dell’ultima generazione svanisce nel nulla.
Altri piccoli dettagli ci raccontano l’evoluzione del momento, il giornale sul tavolo dice che la famiglia sta cercando un’altra abitazione, mentre il foglio di una casa d’aste è caduto a terra ed è il riferimento al fatto che tutti i beni della famiglia verranno messi "all’incanto", simbolo inequivocabile del tracollo finanziario.