Autore: Damien Hirst
Titolo dell’opera: E.M.I. - 1989
Tecnica: Vetro, faggio, truciolato, alluminio e confezioni farmaceutiche
Dimensioni: 137,2 cm x 101,6 cm x 22,9 cm
Ubicazione attuale: Museum Brandhorst, Monaco
Hirst presenta questa “composizione” come un dipinto, la cornice di legno, l’opera al suo interno e il tutto appeso alla parete.
L’uomo e la sua precarietà, l’essere vulnerabile, la rappresentazione dell'incertezza transitoria del percorso "vitale".
I medicinali sono infatti disposti seguendo un ordine preciso, dall’alto in basso ricalcano le parti del corpo per cui sono utilizzati.
In alto i farmaci necessari per il mal di testa, in basso quelli usati per i piedi, nel mezzo cure contro il mal di stomaco ecc.
E’ la rappresentazione del corpo umano vista sotto la luce della farmacologia, a sottolineare l’uso e l’abuso di farmaci.
Hirst mette in evidenza anche l’essere status symbol della "farmacia" a tutti i costi, la vetrina che mette in mostra le “divinità” curative, idolatrate come divinità, adorate come star, simboli di eterna (promessa) giovinezza e rappresentazioni della vanitas proiettata nel XXI secolo.
L’opera è curata nel dettaglio, forme e colori compongono un’armonia e un ordine in grado di attrarre lo sguardo e trasferendo nell’osservatore la sensazione che i medicinali trasmettono all’uomo moderno.