«Che genio era quel Picasso ... peccato che non abbia dipinto nulla»
Una curiosa interpretazione del mondo, artistico e non, di Pablo Picasso. Chagall, che conosceva bene il pittore spagnolo, non ha mai nascosto il suo distacco dall’arte del padre del cubismo, non si è mai tirato indietro quando si presentava l’occasione di criticarne le opere.
La frequentazione dei due ha comunque prodotto un confronto, Picasso e Chagall hanno spesso discusso di “arte” ma spesso in una sola direzione, infatti lo schema era sempre, o quasi, lo stesso, davanti alle opere di Picasso Chagall tendeva a smontarne il senso, criticando il concetto e le tecniche che costruivano la trama dei quadri del pittore di Malaga, immancabili le risposte di Picasso che interveniva con un semplice ed efficace: “perché no?”.
In fondo però la frase di Chagall nasconde un’ammirazione per il collega, difficile non provare stima di una persona che viene considerata “geniale”.
Forse l’artista bielorusso si riferiva all’assenza, nell’arte dell’amico-rivale, di quella poesia che si evince sistematicamente nelle sue opere.
D’altro canto Chagall ha sempre sottolineato quanto la propria arte non sia destinata all’uomo ma agli angeli.
Al contrario Picasso ha sempre “camminato” nella direzione opposta, facendo della denuncia sociale e dell’introspezione umana un suo marchio di fabbrica. Anche se ha rappresentato tutto questo in un modo alternativo ai canoni esistenti e proiettato in un futuro forse mai compreso nella sua unicità.
I due hanno raccontato se stessi partendo da basi differenti e percorrendo strade che, pur portando nella stessa direzione, attraversavano territori diversamente straordinari.
I due hanno raccontato se stessi partendo da basi differenti e percorrendo strade che, pur portando nella stessa direzione, attraversavano territori diversamente straordinari.
Ma la domanda conclusiva è: erano veramente così distanti?
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Pablo Picasso - Maternità |
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Marc Chagall - Il pittore e la sua fidanzata |