Mi chiedo: nei secoli passati le difficoltà nel reperire e nel "costruire" i materiali, che in seguito avrebbero dato vita all'opera d’arte, non erano un freno al concetto artistico? Alla proiezione di un’idea personale?
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Duccio di Buoninsegna – Maestà (part.) 1308-11 – Tempera su tavola cm 214 x 412 – Museo dell’Opera del Duomo, Siena.
Il
pittore-pittrice (anche se al tempo le seconde non potevano esercitare, almeno
ufficialmente) come avrebbe potuto dare vita ad autentiche rivoluzioni senza la
facilità nel reperire supporti e colori?
É
una questione culturale e sociale oppure è proprio la rivoluzione dei
materiali, accessibili a costi contenuti, che ha dato vita alla pittura
dall'impressionismo in poi?
Sono
un appassionato d'arte in generale e di quella contemporanea in particolare, per questo mi sarebbe
facile sostenere l’ipotesi contraria, ma è innegabile che oggi sia più facile
sperimentare, azzardare, rischiare, proprio per il limitato danno economico nel
caso di un'opera non riuscita.
Se
pensiamo ai costi esorbitanti e alla necessità di personale impegnato a
trasformarli in colori, cosa poteva fare un artista senza una commissione? Era sicuramente
complicato realizzare opere con sfondi dorati, con il celebre blu oltremare (i
lapislazzuli costavano un autentico occhio della testa) senza che qualcuno ne
chiedesse la realizzazione finanziando materiali e bottega.
Ai
giorni nostri chiunque si può permettere una tela e dei colori in tubetto
(costi accessibili e nessuno a libro paga per crearli) sperimentare è facile ed
economicamente praticabile, non riuscire nell’impresa non è un dramma, ci si
può riprovare.
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Hans Hartung – Untitled, 1948 – Olio su tela cm 97,2 x 146 – MoMA (Museum of Modern Art) New York |
Non
so se a dare la svolta epocale che ha visto, dalla seconda metà dell’ottocento,
l’arte trasformarsi in modo deciso, sia stata solo la nascita della fotografia
(imprescindibile) e una visione futuribile data dalle rivoluzioni in atto ma è
innegabile che i grandi artisti del passato non erano da meno, magari limitati
dalle pressioni (clero e nobiltà) che tenevano le redini della società.
Se
molti pittori avessero avuto accesso pressoché illimitato a ciò che serve per “creare”
con la pittura quello che conosciamo della storia dell’arte sarebbe immutato o
l’evoluzione avrebbe preso strade diverse?
Come
sempre i miei quesiti non hanno risposte certe, e probabilmente neppure le
cercano, il mio è un modo di vedere il passato da prospettive diverse. Quello a
cui assistiamo oggi è frutto ovviamente di esperienze passate, ma se queste ultime fossero
state differenti …