Tempo addietro, agli albori di questo blog (qui per chi fosse interessato) avevo presentato una piccolissima carrellata di opere del pioniere di una “corrente” destinata a cambiare il corso della storia dell’arte, mi riferisco all’impressionismo.
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Camille Pissarro – Paesaggio a Chaponval, 1880 - Olio su tela cm 54 x 65 - Musée d’Orsay, Parigi
Il pittore nativo
di St. Thomas ci mostra un paesaggio ordinato, lieve, quasi immobile nella sua
eterna bellezza, con una ristretta gamma cromatica riesce a costruire quell’essenza
armonica che solo le grandi opere sono in grado di creare.
La donna e la mucca
al pascolo in primo piano si stagliano da verde prato pur facendone parte, lo
stesso vale per le case, le colline in lontananza e il cielo sullo sfondo, sono
perfettamente distinguibili ma si fondono gli uni negli altri.
Ad emergere non è
un particolare della scena ma la serenità che la stessa convoglia verso lo
spettatore, anche i tetti delle abitazioni, insolitamente di una sfumatura di
blu, sono immersi naturalmente in uno schema quasi perfetto, tutto in assoluto equilibrio.
Benché il soggetto
sia tutt’altro che originale è innovativo il concetto espresso da Pissarro in
quanto ci mostra una visione bucolica di un mondo che spesso non lo è, anche se
l’apparenza ci dice altro.
Quest’opera, al
contrario di molte altre che oggi ci presentano lo stesso soggetto, è la
narrazione di un tempo diretto verso un’evoluzione artistica, sociale e
culturale che aveva ancora poco più di trent’anni davanti a sé, prima che alcuni
avvenimenti nefasti ne troncassero la
crescita.