L’astrazione “filosofica” o la filosofia dell’astrazione.
La rappresentazione “astratta” cerca di riassumere un concetto universalmente riconosciuto o insegue l’idea “sottrattiva”?
Vuole sintetizzare (più che riassumere va intesa nell'accezione che troviamo in chimica, raggiungere un punto di “purezza”) il pensiero portandolo all'essenza o è un modo di rappresentare la realtà senza che la stessa venga mostrata palesemente?
L’astrazione è la realtà nella sua forma più “alta” o è semplicemente il modo per spingere sia chi crea che chi usufruisce del risultato ad una ricerca più “profonda”?
Nell’immagine: Philip Guston - To B.W.T ., 1952 . Olio su tela ,123,2 x 130,8 cm . Collezione Jane Lang Davis, Medina, Washington