Autore: Gustave Moreau
Titolo dell’opera: Galatea – 1880
Tecnica: Olio su tavola
Dimensioni: 85 cm x 67 cm
Ubicazione attuale: Collezione privata
La ninfa Galatea è seduta completamente nuda in un atteggiamento sensuale e languidamente provocatorio.
Sembra che finga di dormire sapendo perfettamente di essere osservata.La scena si svolge all’interno di una grotta “arredata” con coralli, anemoni e un’infinità di altre specie marine.
Il corpo della nereide è illuminato da una luce ultraterrena, i capelli sono una cascata d’oro che sembra perdersi nell’inconsueta flora acquatica che vive nella grotta. Inusuale per via della grotta “terrestre”, ambiente invece consueto per una ninfa del mare.
All’ingresso della caverna vediamo il volto pensieroso di Polifemo che ammira la bellezza della ninfa sapendo che il proprio amore non sarà ricambiato.
Dipinto tratto dalla mitologia greca che racconta dell’ossessione del ciclope per la bellissima Galatea, amore che non potrà mai essere tale considerando che la ninfa è innamorata di Aci, un giovane bellissimo che lo stesso Polifemo uccide in un impeto di gelosia.
Galatea trasforma così il sangue di Aci in una sorgente, trasformandolo in un Dio fluviale. Chissà che Moreau non abbia voluto unire i due amanti raffigurando un fiume dorato che scaturisce dai pensieri della giovane.