Ma noi non sappiamo vivere il presente e proiettiamo tutte le nostre energie, fisiche e psichiche, nel tentativo di “vivere” in un tempo che non esiste, il risultato è semplicemente catastrofico.
Un altro punto imprescindibile dell’errore umano, sempre secondo Panikkar, sta nel pensare di essere eterni vivendo nel tempo, eternità e temporalità non sono assimilabili anzi, l’una esclude l’altra.
Non siamo eterni dunque viviamo nel “tempo” presente ed è lo stesso Panikkar che traccia quella che potrebbe essere la via maestra da seguire, anche se può apparire spiazzante: “non importa se viviamo quindici, trenta, cinquanta o novant’anni, la cosa fondamentale è vivere il presente consapevoli di essere unici tra miliardi di unicità”.
nell'immagine: Enrico Benetta - Mi riprendo il mio tempo