L’uomo di San Pietroburgo. Non credo alle premonizioni ma ci sono opere che spesso indagano il futuro, alcuni artisti riescono a farlo consciamente grazie ad una visione non comune, altri, inconsciamente, danno vita a proiezioni che rilette nel tempo aprono a scenari inimmaginabili.
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Gennady Blokhin - Black crow, Night St. Petersburg |
Questa immagine realizzata dal fotografo russo Gennady Blokhin è carica di energie negative, naturalmente la lettura è “contaminata” dagli eventi di queste ultime settimane, anche se “l’uomo di San Pietroburgo” a cui mi riferisco, da tempo è foriero di sventura.
Il corvo in primo piano e sullo sfondo la strada affiancata da numerose abitazioni, ci appare tetra, tutt’altro che rassicurante (e ben lontana da quella che è realmente, una città meravigliosa).
L’arte, a volte, illumina gli angoli bui della storia futura, in questo caso la rappresentazione ha colto nel segno.
Sicuramente l’intento di Blokhin non era quello a cui mi riferisco ma … non posso nemmeno escludere il contrario.
Cosa ci voglia (o non voglia) dirci quest’opera non lo sappiamo con certezza ma, con gli occhi “contemporanei” il buio morale di San Pietroburgo, o meglio di un suo celebre, aimè, cittadino, traspare con una forza dirompente.