Voglio riproporre un post del 2014 che ci aiuti a ricordare il senso della "Giornata Internazionale della donna", spesso, nel marasma della frenesia del nostro tempo, ci dimentichiamo quali siano le priorità, le basi da cui partire.
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Alexandra Kollontai |
Nel VII Congresso tenuto a Stoccarda dal 18 al 24 agosto1907, nel quale erano presenti 884 delegati di 25 nazioni - tra i quali i maggiori dirigenti marxisti del tempo, , Clara Zetkin, August Bebel, i russi Lenin e Martov, il francese Jean Jaurès– venne discussa tra le altre cose la questione femminile e la rivendicazione del voto alle donne.
Su quest'ultimo argomento il Congresso votò una risoluzione nella quale si impegnavano i partiti socialisti a « lottare energicamente per l'introduzione del suffragio universaledelle donne ». Due giorni dopo, dal 26 al 27 agosto, fu tenuta una Conferenza internazionale delle donne socialiste, alla presenza di 58 delegate di 13 paesi, nella quale si decise la creazione di un Ufficio di informazione delle donne socialiste: Clara Zetkin fu eletta segretaria e la rivista da lei redatta, Die Gleichheit (L'uguaglianza), divenne l'organo dell'Internazionale delle donne socialiste.
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Clara Zetkin |
L’iniziativa non ebbe il seguito sperato ma già alla fine dell’anno il Partito socialista americano raccomandò a tutte le sezioni locali « di riservare l'ultima domenica di febbraio 1909 all'organizzazione di una manifestazione in favore del voto femminile» . Fu cosi che negli Stati Uniti la prima e ufficiale giornata della donna fu celebrata il 23 febbraio 1909. Il 22 novembre dello stesso anno iniziò un grande sciopero, più di ventimila camiciaie incrociarono le braccia fino al 15 febbraio successivo.
Il Woman's Day tenuto il successivo 28 febbraio venne impostato come manifestazione che unisse le rivendicazioni sindacali a quelle politiche relative al riconoscimento del diritto di voto femminile. Le delegate socialiste americane, forti dell'ormai consolidata manifestazione della giornata della donna, proposero alla seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste, tenutasi nella Folkets Hus (Casa del popolo) di Copenaghendal 26 al 27 agosto1910 - due giorni prima dell'apertura dell'VIII Congresso dell'Internazionale socialista - di istituire una comune giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne.
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Manifesto tedesco relativo alla Giornata della Donna |
Mentre negli Stati Uniti continuò a tenersi l'ultima domenica di febbraio, in alcuni paesi europei - Germania, Austria, Svizzera e Danimarca - la giornata della donna si tenne per la prima volta il 19 marzo1911 su scelta del Segretariato internazionale delle donne socialiste. Secondo la testimonianza di Aleksandra Kollontaj, quella data fu scelta perché, in Germania, «il 19 marzo1848, durante la rivoluzione, il re di Prussiadovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne». In Francia la manifestazione si tenne il 18 marzo1911, data in cui cadeva il quarantennale della Comune di Parigi, così come a Vienna, dove alcune manifestanti portarono con sé delle bandiere rosse (simbolo della Comune) per commemorare i caduti di quell'insurrezione. In Svezia si svolse il 1 maggio 1911, in concomitanza con le manifestazioni per la Giornata del Lavoro.
Le celebrazioni furono interrotte dalla prima guerra mondiale in tutti i paesi belligeranti, finché a San Pietroburgo, l'8 marzo1917 (il 23 febbraiosecondo il calendario giuliano allora in vigore in Russia) le donne della capitale guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra: la fiacca reazione dei cosacchiinviati a reprimere la protesta incoraggiò successive manifestazioni che portarono al crollo dello zarismo, ormai completamente screditato e privo anche dell'appoggio delle forze armate, così che l'8 marzo 1917 è rimasto nella storia a indicare l'inizio della Rivoluzione russa di febbraio. Per questo motivo, e in modo da fissare un giorno comune a tutti i Paesi, il 14 giugno1921 la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, tenuta a Mosca una settimana primadell'apertura del III congresso dell’Internazionale comunista, fissò all'otto marzo la "Giornata internazionale dell' operaia".
La connotazione fortemente politica della Giornata della donna, l'isolamento politico della Russia e del movimento comunista e, infine, le vicende della seconda guerra mondiale, contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della manifestazione. Così, nel secondo dopoguerra, cominciarono a circolare fantasiose versioni, secondo le quali l'8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie Cotton o Cottons avvenuto nel 1908 a New York, facendo probabilmente confusione con una tragedia realmente verificatasi in quella città il 25 marzo1911, l'incendio della fabbrica Triangle, nella quale morirono 146 lavoratori (123 donne e 23 uomini, in gran parte giovani immigrate di origine italiana ed ebraica). Altre versioni citavano la violenta repressione poliziesca di una presunta manifestazione sindacale di operaie tessili tenutasi a New York nel 1857, mentre altre ancora riferivano di scioperi o incidenti avvenuti a Chicago, a Boston o a New York.
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Sciopero delle camiciaie di New York |