Il limite di questi capolavori urbanistici e catalizzatori dell’arte in tutte le sue manifestazioni è l’invasione estiva, non tanto dei turisti (senza di loro non avrebbero senso) ma del caldo che nella bella stagione diventa padrone assoluto (in quanto tale poco gradito).
Poi capita di passare per Rimini che non è certo nota per l’arte.
Al netto delle spiagge e della "movida" la città romagnola mostra un numero infinito di tesori artistici, architettonici, storici ed archeologici.
Dall’Arco di Augusto al ponte di Tiberio costruiti attorno all’anno zero, alla “Domus” di epoca romana (II secolo).
Si possono ammirare opere architettoniche di rara bellezza, tra le altre spicca il Tempio Malatestiano (completato nel 1503) opera dell’architetto genovese Leon battista Alberti.

(di questone parlerò nella secondaparte)
Usciti dal percorso della grande arte antica ci si dirige verso Borgo San Giuliano, noto per aver dato i natali a Federico Fellini.
La sorpresa è piacevolmente grande, tra le strette viuzze del borgo veniamo avvolti da decine di “murales” che incoronano le coloratissime abitazioni, molti di questi dipinti riportano il visitatore nel mondo “cinematografico” del famoso regista, altri descrivono il puro paesaggio fino ad alcune rappresentazioni più astratte.
Grande arte, storia, poesia ed immersione cromatica, la bellezza si mostra indossando il suo abito migliore.
Le immagini si riferiscono ai “murales” di Borgo san Giuliano.
Foto private
Foto private